Puttana
Compagnia TeatroE
Da un Bisogno/idea di Mirko Corradini
Attrice: Beatrice Elena Festi
Drammaturgia: Maura Pettorruso
Composizione Musicale e direzione orchestra: Michele Callà
Modificazione ed effetti voce: Sebastiano Cecchini
Fiorenzo Zeni – EWI
Luca Geat – violino elettrico
Gerardo Ferrante – piano digitale
Enrico Desilvest – batteria elettronica
Michele Callà – tastiere
Regia: Mirko Corradini
Produzione: Compagnia TeatroE
DESCRIZIONE:
Puttana è uno spettacolo di narrazione musicale sperimentale. Un’opera musicale teatralizzata. Un’opera dove musica, suoni, parole, modificazioni delle stesse si mescolano creando un suono unico composto da tutti. Microfoni che modificano voci, una piccola orchestra di strumenti elettronici con suoni modificati. La modificazione della realtà per raccontare una realtà vera. Una sola attrice in scena ma 5 personaggi diversi. Diversi per voce, per storia, per bisogni e per musica che risuona dentro di loro. Può diventare musica il suono di una patatina che si spezza? Può diventare musica il suono di una parola giudicante e giudicata: Puttana? SI
Si vede? Cosa sono?
Un corpo usato.
Una donna-puttana.
Un uomo-che-va-a-puttane.
Un uomo che compra.
Una donna che vende.
Sesso.
Chi ha iniziato?
Tu!
Non ti avrei pagata se tu non ti fossi offerta.
Non ti avrei cercato se tu non mi avessi voluta.
Ora non siamo più distinti.
La vergogna della puttana.
L’orgoglio del puttaniere.
Un mostro a due teste.
Un orribile creatura da cancellare.
Non vedere.
Solo sbirciare.
Accusare.
Lapidare.
Chi vuole lanciare la prima pietra?
Dove inizia l’idea che un corpo sia carne in vendita?
Dove inizia il pensiero che ogni corpo abbia un prezzo?
La società in cui ci muoviamo dentro questo primo studio è l’imputata al banco del tribunale.
Slogan pubblicitari, messaggi patinati carichi di sessualità, incitano al consumo indiscriminato: che sia di un corpo di donna o un petto di pollo.
La possibilità è la stessa: pago, posso.
La compra-vendita, il rapporto puttana-cliente, è nascosta, mai alla luce del sole.
Ma le regole sono le stesse di qualunque altro mercato.
O no?
Una giovane donna – una studentessa – ha bisogno di soldi.
Un uomo – un padre, marito, lavoratore – ha bisogno di sesso.
L’inizio è scontato.
Il resto?
E’ nello sguardo di chi giudica.